Piacenza sta progettando il suo futuro.
La consapevolezza dell’importanza di questo momento, storico per la città, guida la definizione delle intenzioni alla base del progetto per la riqualificazione del sito degli ex Magazzini Generali Comunali.
L’idea che da’ forma all’intervento proposto prende vita da uno sguardo sulla città tutta, da un punto di vista alto e lontano, che si apre allo studio di nuove possibilità di sviluppo e crescita cosciente e radicata.
architettura verticale
L’area di concorso si presenta quale nodo nevralgico, e affascinante, ad uno sguardo proiettato verso il futuro della città: il comparto di Barriera Roma cui appartiene necessita d'esser pensato all’interno dell’ampia ed articolata rete infrastrutturale urbana ed interregionale, fatta di collegamenti e flussi da e per il centro storico con il fine ultimo di rivitalizzare il cuore storico della città.
Le emergenze architettoniche che negli anni hanno disegnato lo skyline di Piacenza ed impresso negli occhi e nell'immaginario dei suoi residenti e fruitori un’immagine di città mossa da grandi aspirazioni ed energie economiche, culturali, sociali e progettuali sono ancora oggi riferimenti centrali per la vita della città.
Il comparto di Barriera Roma deve oggi cogliere l’occasione di rivitalizzare il centro storico attraverso la concentrazione nell’area degli ex-Magazzini Generali di un punto focale strategico per lo sviluppo e la crescita di funzioni, servizi, ricettività ed accoglienza; obiettivo ultimo è innescare un ciclo virtuoso di energie economiche, culturali, sociali e commerciali legate al lavoro e all'operosità cittadina, di portata tale da ridefinirne gli equilibri ed i meccanismi di crescita.
Un solo contenitore vivo, pulsante di attività e funzioni, legato visceralmente alla rete delle infrastrutture gravitanti sul centro storico e dei suoi spazi serventi ha la possibilità concreta di accendere la vita urbana del comparto e di rilanciare lo sviluppo e la crescita della città.
Dai volumi dismessi ed ingombranti ai fini della fruizione del suolo, storicamente ospitanti attività lavorative che per decenni hanno sospinto l’economia del territorio ed hanno costruito Piacenza, il sito dei Magazzini può rinascere a nuova vita liberandosi del peso dell’archeologia industriale irrecuperabile per donare alla città un parco urbano alle porte del centro storico.
Le città europee e mondiali crescono in verticale.
Le torri liberano grandi porzioni di suolo urbano ora a
disposizione dei cittadini per l’esercizio di attività
sociali, aggregative e culturali urbane, che possono
convivere con l’insediamento di servizi per la collettività,
di centri direzionali, ricettività e quant’altro possa - e
deve - concentrare le energie in un fulcro – motore di
successivi interventi alla grande scala.
collegamenti infrastrutturali
Piacenza può rinascere. Attraverso il ripensamento dell’area di concorso e delle infrastrutture che la intersecano, la nuova torre collegherà direttamente attraverso un servizio di metropolitana leggera di superficie il comparto di Barriera Roma al cuore del centro storico, che potrà ritornare ad essere abitato e fruito, naturalmente sospinto da energie e flussi nuovi, integrati e costruttivi.
memoria storica
La memoria del passato continuerà a vivere attraverso il
mantenimento ed il rinnovamento della “facciata” con cui i
Magazzini si presentavano alla città – ovvero con il fronte
su via Bolzoni e su via Colombo – a memoria del passato
fatto di lavoro duro, sacrificio e lungimiranza.
Piacenza oggi ha bisogno di 'crederci di nuovo', cavalcando
un progetto concreto che muove da interazioni sul piano
della macro-scala urbana, finalizzato alla crescita e alla
rinascita della vita cittadina.
Il disegno dell’isolato e la sua natura di ‘pezzo’ di
archeologia industriale rimarra’ vivo e riconoscibile in
accesso alla città e in accesso al nuovo parco urbano,
protetto e riparato dai flussi veicolari dalla quinta
storica riportata al suo antico splendore.
emergenza architettonica e landmarks
Un nuovo landmark, punto di riferimento per la città intera, innescherà interazioni urbane, di flussi di traffico e pedonali, ospiterà un mix di attività che promuoveranno la crescita ed il lavoro e si porrà quale simbolo della città e del suo momento di crescita per gli ‘occhi’ lontani / vicini della città di Milano che in considerazione di Expo 2015 guarderà alle occasioni prossime e dialogherà con la città di Piacenza. Nuova e tutta proiettata al futuro, in continuità con la storia e i precedenti momenti che hanno generato le emergenze architettoniche chiaramente visibili e riconoscibili.
tecnologia, efficienza energetica e sviluppo sostenibile
Il tipo a torre recuperato e attualizzato vivra’ di energie rinnovabili, facilmente reperibili attraverso l’integrazione del volume architettonico con le reti impiantistiche interne e quelle presenti alla scala urbana – vedi teleriscaldamento – che limiteranno al minimo la produzione di inquinamento atmosferico e concorreranno a produrre energia per gli usi cittadini, oltre che per l’edificio stesso.
infrastrutture e città
La ripresa del tracciato ferroviario della antica Littorina
consentirà di raggiungere vitali punti del centro storico
attraverso l’anello perimetrale lungo il Vallo esterno alla
cinta muraria e nodi strategici di interscambio - già temi
di studi recenti sulla viabilità urbana e sulla
riqualificazione del centro storico (vedi progetti, studi e
idee su P.zza S. Antonino e P.zza Cittadella) - primo fra
tutti la Stazione Ferroviaria e, a seguire, la futura area
del Piano Caricatore e del Mercato ortofrutticolo.
Dette porzioni di suolo, liberate della loro attuale esausta
destinazione, restituiranno al comparto sud grandi aree a
parcheggio, servizi e verde, integrate agli usi culturali e
sociali che potranno insediarsi negli affascinanti 'reperti
di archeologia industriale' recuperati.
funzioni direzionali, terziarie, ricettive e scala territoriale
L’insediamento di funzioni direzionali alla porta sud della città, miste a residenza, servizi e attività culturali – teatro / auditorium in progetto - rivitalizzera’ l’asse di via Colombo riqualificando l’intero comparto sud, e attrarra’ domanda e interesse tanto alla scala locale quanto alla scala territoriale.
commercio
Le attività commerciali gia’ insediate nella piastra polifunzionale ‘Borgo FaxHall’ e le attivita’ e i piccoli e medi servizi di vicinato, in passato numerosi ed operosi ed oggi assai ridotti in numero e incidenza lungo la via Emilia, riprenderanno a fiorire e crescere grazie al bacino di domanda e utenza apportato dall’intervento in progetto.
La torre sarà motore di un nuovo rinascimento per la città.