© MARCO CIVARDI

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Il progetto prevede la realizzazione di un edificio residenziale costituito da un piano seminterrato, un piano rialzato, un piano primo ed un sottotetto.

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Il piano seminterrato è destinato a box, cantine, vani tecnici e collegamenti comuni di servizio; i piani rialzato e primo alle unità abitative di vari tagli e soluzioni distributive.

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In totale sono previsti 9 alloggi di cui 5 al piano terra (2 bilocali e 3 trilocali) e 4 alloggi al piano primo (2 bilocali e 2 trilocali); una delle unità, rivolta a sud, si sviluppa su due livelli - unità duplex; le unità al piano primo sono collegate da una scala interna al piano sottotetto.

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La conformazione planimetrica e volumetrica dell’edificio nasce dall’orientamento dell’area di progetto: il fabbricato si rivolge a SUD con un corpo basso - unità duplex con terrazza - e attraverso lo sviluppo di logge e terrazzi che consentono di cogliere la favorevole esposizione.

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Il linguaggio architettonico a cui il progetto si riferisce è quello della tradizione dei centri rurali della provincia, caratteristico dei fabbricati sparsi sul territorio un tempo legati alla campagna agricola, legati nell’uso di materiali, di elementi tipologici e costruttivi alla tradizione lavorativa e abitativa della campagna.

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L’uso di materiali contemporanei e di soluzioni costruttive e formali recenti mette in dialogo la tradizione con la contemporaneità del fare e dell’abitare; la funzione abitativa richiede oggi nuovi spazi di relazione, sempre maggiore luminosità degli ambienti e ampi spazi esterni – interpretati dal progetto con logge e terrazzi – che ampliano e moltiplicano le possibilità e le modalità di fruizione dell’alloggio in particolare nella stagione estiva.

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Cardini del progetto sono i richiami ad alcuni elementi tipici dell’architettura rurale, quali la copertura a falde con orditura principale e secondaria in legno e manto in coppi o lamiera metallica; i loggiati con struttura in muratura, trattati con elementi parapetto, elementi schermanti e frangisole in lamiera metallica in grado di filtrare la luce, schermare la vista e ridurre l’introspezione, anche al fine di dotare gli alloggi di un significativo grado di privacy; l’uso del mattone cotto pieno; il gioco dei volumi, pieni e vuoti che si alternano a prendere forma di porticati o spazi chiusi, terrazze coperte a falde, alla ricerca di un rinnovato rapporto col territorio nel quale il progetto si inserisce e nel tentativo di costruire un dialogo con il contesto e la tradizione.

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